Itinerario e punti di interesse: Magliano Vetere, Chiesa Santa Maria dell’Assunta, Cappella rupestre di Santa Lucia Martire, Museo Paleontologico, Capizzo, Cappella rupestre di San Mauro martire;
Luogo di ritrovo e partenza escursione: Magliano Vetere (Sa), parcheggio alle spalle della chiesa Santa Maria dell’Assunta (Coord. Google maps 40.345583, 15.237583);
Orario di ritrovo: ore 08:30;
Orario partenza escursione: ore 09:00;
Durata: intera giornata;
Pranzo: a sacco, a cura dei partecipanti;
Mezzo di trasporto: auto proprie. Per razionalizzare l’utilizzo delle auto si consiglia di organizzare il trasporto per gruppi geografici di residenza (area Vallo, area Ascea, area Centola, etc.);
Prenotazione: è richiesto di comunicare la propria partecipazione ai referenti di escursione entro le ore 14:00 di sabato 23 novembre;
Referenti: A.E. Elvira Iannuzzi (cell. 340 330 3657) e A.E Lello Feola (cell.338 812 3488).
Note tecniche sul percorso
Tipo di percorso: ad anello;
Difficoltà: E – per maggiori dettagli sul livello di difficoltà clicca qui;
Dislivello totale: circa 374 mt. (Quota min 642 mt. s.l.m. – quota max 1.016 mt. s.l.m.);
Dislivello complessivo in salita: circa +685 mt.;
Dislivello complessivo in discesa: circa -685 mt.;
Lunghezza: circa 8 km (andata e ritorno);
Tempo di percorrenza: circa 5/6 ore (comprese le soste).
Consigli utili e materiali tecnici da utilizzare
– Obbligatorie scarpe da escursionismo;
– Dotarsi di acqua a sufficienza. Equipaggiarsi con almeno 2 litri di acqua;
– Indumenti adatti al periodo con attenzione alla variabilità del meteo;
– È consigliato l’uso dei bastoncini da escursionismo.
Descrizione del percorso
L’escursione parte dal centro abitato di Magliano Vetere, precisamente dal piazzale della Chiesa Santa Maria dell’Assunta, da qui si imbocca una strada pavimentata che superate le ultime case diventa un ampio sentiero con gradoni in pietra. L’affascinante sentiero si inerpica sul costone della rupe Rossa alle spalle del borgo e dopo una salita di circa 100 mt slm di dislivello si giunge alla cappella rupestre dedicata a Santa Lucia Martire.
La cappella rupestre di Santa Lucia martire, interamente realizzata in pietra, per la sua particolare ubicazione, si aggrappa alla montagna e si fonde completamente con la parete rocciosa. Si tratta di un piccolo edificio di culto, di costruzione quattrocentesca (XV sec.). La sua origine è da ricercarsi nella pratica del ritiro in luoghi solitari esercitata nel Medioevo. Di particolare interesse sono gli antichissimi affreschi, dipinti sulla roccia, nella grotta alle spalle dell’altare, coi loro colori accesi e le pose ieratiche dei soggetti sacri rappresentati.
Dopo la visita alla cappella, il cammino riprende verso Capizzo. Arrivati in cresta, attraverso la sella posta tra due rupi, si potrà ammirare uno splendido panorama; ad ovest l’ampia valle del fiume Alento e, ad est, la stretta valle del fiume Calore. Queste due vallate sono separate da una impervia dorsale montuosa, dominata dalla forma tagliente dei monti Faito, Chianiello e Vesole e, lungo la quale in passato, l’unica agevole via di comunicazione era rappresentata dal passo di Preta Perciata, oggi compreso nel comune di Magliano Vetere. Pertanto, in ragione della sua posizione strategica, in epoche passate Magliano è stato un centro molto importante perché permetteva di controllare buona parte dei transiti che dalla costa cilentana si muovevano verso l’interno e viceversa. Seguendo il percorso verso nord ovest si incrocerà un’ampia strada e subito dopo il serbatoio dell’acqua potabile di Magliano, qui si imboccherà il sentiero che lungo il versante ovest della rupe della Noce (lato valle dell’Alento) conduce alla Cappella rupestre di San Mauro Martire posta sotto in monte Faito. Il cammino si svolge quasi interamente all’ombra di una lussureggiante lecceta che, di tanto in tanto, lascia il posto a un belvedere che permette di ammirare la valle e la diga dell’Alento. Dopo alcuni km di stretto sentiero ci si immette sull’ampio e gradinato sentiero che da Capizzo porta, con l’ultima ed erta salita della giornata, alla Cappella rupestre di San Mauro Martire.
La cappella rupestre di San Mauro martire, costruita in un incavo del monte Faito, è un autentico capolavoro architettonico. A primo impatto sembra che la costruzione si fonda perfettamente con le rocce su cui poggia. Il manufatto, infatti, è stato realizzato con lo stesso materiale della terra: roccia e sabbia modellati tra loro hanno dato vita al suggestivo e spettacolare complesso. I suoi muri sembrano la naturale prosecuzione della roccia della montagna. Assai suggestivo l’interno, che è stato via via sviluppato su tre livelli, partendo dalla grotta che originariamente ospitava l’altare del santuario. Sulla facciata da cui si accede al suo interno, si trova un antico portone incorniciato da blocchi di pietra locale, scalpellati a mano. Varcata la soglia d’ingresso, una possente scalinata da accesso alla Chiesa vera e propria. Gli arredi presenti al suo interno, sono quasi tutti realizzati in pietra. Nel fondo della Chiesa, si erge l’altare ornato da una statuetta dedicata al Santo. Al piano superiore si trova il luogo destinato alla campana: una piccola campana in bronzo che nel giorno della ricorrenza, l’11 Luglio, richiama i fedeli. Visitata la cappella ed effettuata la sosta pranzo si percorre in discesa l’ampio e scosceso sentiero a scaloni che si conclude nell’abitato di Capizzo, frazione di Magliano. Per raggiungere il posto di partenza si dovrà fare gli ultimi due chilometri utilizzando la strada Sp 13/c. Appena arrivati a Magliano Vetere è prevista la visita al Museo Paleontologico. L’ingresso è libero, ma per il mantenimento della struttura stessa è opportuno contribuire con un’offerta volontaria.
Museo paleontologico di Magliano Vetere, dispone di quattro sale espositive le cui collezioni introducono gradualmente il visitatore alle scienze della terra attraverso un escursus che parte dall’origine dell’universo. Punti salienti del percorso sono la comprensione dei grandi processi geodinamici del pianeta, la formazione di catene montuose come il nostro Appennino, anche attraverso l’osservazione delle rocce che lo costituiscono, il ripercorrere il processo evolutivo che ha condotto alla vita sulla terra quale oggi la conosciamo, attraverso le testimonianze lasciate nelle rocce. Due sale espositive sono dedicate ai giacimenti di fossili del Cilento, la prima a quelli presenti sui Monti Alburni (Petina, Ottati) coprenti un arco di tempo tra i 100 e i 50 milioni di anni, la seconda ai siti di Monte Vesole (Trentinara) e Magliano, il primo con un’età di circa 75 milioni di anni ed il secondo con piante fossili risalenti a circa 95 milioni di anni.
Presa visione delle caratteristiche del percorso, spetta ad ogni escursionista valutare la possibilità di partecipare all’escursione.
Note aggiuntive
Per ragioni organizzative si raccomanda di comunicare la partecipazione entro le 14:00 di sabato 23 novembre ai responsabili dell’escursione.
La partecipazione è gratuita per i tesserati FIE, mentre per i non tesserati è previsto un contributo assicurativo di € 5,00, previa obbligatoria comunicazione ai referenti dei propri dati anagrafici e del codice fiscale entro le ore 14,00 di sabato 23 novembre 2024.
I referenti di escursione si riservano di modificare programma e percorso comunicandolo tramite il sito www.gettrek.it, sul gruppo facebook GET – CULTNATURA – Rofrano (SA) e sulla pagina facebook G E T Cultnatura.
Per qualsiasi altra informazione puoi contattare i referenti dell’escursione, scrivere all’indirizzo info@gettrek.it o utilizzare l’apposito modulo, presente sul nostro sito.